Gianandrea |
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| Non è questione di dominanza, al limite di competitività, ma non è questo l'unico motivo, almeno inizialmente. E tutti i cani, in un modo o nell'altro, sono competitivi. Il problema sta proprio in questo. Noi non vediamo le differenze, ma i cani sì. Specie i Corgi. Quando un cane "cresce" di testa tanto quanto un corgi, diventa cioè quasi un adulto (a livello di età mentale) sviluppa quello che noi chiamiamo negli umani lo "stimolo di adozione", tipico di tutti i predatori: la capacità cioè di riconoscere i tratti somatici tipici che contraddistinguono i cuccioli dei mammiferi e di rimanerne quindi intenerito e inibito. Ed è così che i Corgi, sia sul piano fisico che comportamentale, ben presto si accorgono quando hanno a che fare con un cucciolone, anche quando, come nel nostro caso, si tratta di un gigantesco cucciolone! In sostanza è come se mettessi insieme un ragazzo di 18 anni con un bambino di 2 e pretendessi che interagissero. Già difficile tra umani, nel nostro caso poi è come se il bambino di due anni fosse un gigante di tre metri di altezza e 500 chili di peso. Non che sia impossibile tra cani, ma le gerarchie devono essere chiare e ben delineate. Quando poi la "distanza razziale" è tale, bisogna solo che sia il "bimbo" a seguire il "ragazzo", indipendentemente dai chili! Altrimenti son dolori!!!! Tutto molto più semplice se pigli una femmina. Non entrerà mai in competizione con il gigante (lui sarà il primo dei maschi, lei la prima delle femmine!!!) e, in un modo o nell'altro, vivranno insieme senza problemi.
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